"Il jazz, se si vuole chiamarlo così, è un’espressione musicale; e questa musica è per me espressione degli ideali più alti. C’è dunque bisogno di fratellanza, e credo che con la fratellanza non ci sarebbe povertà. E con la fratellanza non ci sarebbe nemmeno la guerra"
John Coltraine
John Coltraine
Marco Capirci
Groove Master
Biografia
Marco Capirci, nasce a Firenze nel 1988, comincia ad avvicinarsi alla musica all'età di 11 anni, quando sceglie di frequentare la sezione musicale della sua scuola media, cominciando lo studio del clarinetto.
Finiti i tre anni di scuola media, Marco intraprende la scelta di suonare il basso presso la scuola di musica Sound. Esegue un corso di studi che dura tre anni con l’insegnante Lucio Carletti, in un secondo momento sceglie di proseguire il suo percorso musicale con un altro insegnante ovvero Marco Cattarossi, con il quale studierà per ben 4 anni.
-Nel 2006 partecipa al seminario di Pippo Matino.
-Nel 2007 partecipa al seminario di Tom Kennedy
-Nel 2008 prende lezioni private da Cesare Chiodo e Paolo Costa
-Nel 2012 partecipa come docente insieme a Carlo Catalano allo stage estivo dell’ AMM, organizzando una master class sulla coordinazione e l’ indipendenza applicate ai grooves nei vari generi.
-Nel 2007 partecipa al seminario di Tom Kennedy
-Nel 2008 prende lezioni private da Cesare Chiodo e Paolo Costa
-Nel 2012 partecipa come docente insieme a Carlo Catalano allo stage estivo dell’ AMM, organizzando una master class sulla coordinazione e l’ indipendenza applicate ai grooves nei vari generi.
Oltre ai vari studi, eseguiti nel 2006, comincia a suonare jazz in un trio dal nome “2 beat swing” con i quali ha avuto la possibilità di suonare in locali come Jazz Club, Bepop, ma anche in piazze rinomate come piazza S. Spirito (FI) .
In parallelo a questo progetto, sempre nel 2006, entra a far parte di una band rock “Creepers” ed è proprio con loro che si avvicina al vero mondo della musica partecipando nel 2007 al “pop rock contest, vincendo nel 2008 il concorso “suoni nella notte”e nel 2009 registrando un disco dal titolo “soltanto vento”.
Suona con i Creepers fino al 2010, lo stesso anno prende parte ad un altro progetto con gli “Alcoholic Rain “, un gruppo che esegue pezzi propri e cover rimanendo sul onda e sulla scia di gruppi come R.H.C.P, Rage Against the Machine, Tool etc.
In parallelo a questo progetto, sempre nel 2006, entra a far parte di una band rock “Creepers” ed è proprio con loro che si avvicina al vero mondo della musica partecipando nel 2007 al “pop rock contest, vincendo nel 2008 il concorso “suoni nella notte”e nel 2009 registrando un disco dal titolo “soltanto vento”.
Suona con i Creepers fino al 2010, lo stesso anno prende parte ad un altro progetto con gli “Alcoholic Rain “, un gruppo che esegue pezzi propri e cover rimanendo sul onda e sulla scia di gruppi come R.H.C.P, Rage Against the Machine, Tool etc.
Nel 2011 comincia a collaborare con il cantautore Martin Minelli insieme al quale è protagonista di vari concerti della scena musicale fiorentina, una avventura breve ma intensa.
Nel 2012 si riaprono le strade verso il funky e il jazz prima con un suo trio "Do You Understand trio" (A.Casci drum, M.Raspini guitar) proponendo una serie di classici del jazz-funk ma anche dei pezzi inediti. In un secondo momento nascono gli "Spancer Groovy" (M.Sarti guitar, L.Fernando Oliveira vox) che lo vedono protagonista in quanto, non avendo il batterista, utilizzano una loop station, variando dal pop, soul, funk, rispettivamente.
Nel 2012 si riaprono le strade verso il funky e il jazz prima con un suo trio "Do You Understand trio" (A.Casci drum, M.Raspini guitar) proponendo una serie di classici del jazz-funk ma anche dei pezzi inediti. In un secondo momento nascono gli "Spancer Groovy" (M.Sarti guitar, L.Fernando Oliveira vox) che lo vedono protagonista in quanto, non avendo il batterista, utilizzano una loop station, variando dal pop, soul, funk, rispettivamente.
Marco Capirci con Agostino Marangolo
"Cos’è il Jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai".
Louis Armstrong
Louis Armstrong
"Stanotte mi sento folle ma lucidamente folle.Non ho voglia di seguire schemi. Non mi va di adeguarmi alle regole.Non mi conosco e non so se mai succederà.Esploro le mie stesse sensazioni vivendo la notte.Se fossi un tipo di musica, senza dubbio mi chiamerei Jazz".
Anton Vanligt
Anton Vanligt
"Il jazz non lo puoi spiegare a qualcuno senza perderne l’esperienza. Dev’essere vissuto, perché non sente le parole. Le parole sono i fanciulli della ragione, e quindi, non possono spiegarlo. Queste non possono tradurre il feeling perché non ne sono parte. Ecco perché mi secca quando la gente cerca di analizzare il jazz come un teorema intellettuale. Non lo è. E’ feeling".
Bill Evans
Bill Evans
"Il Jazz è l’unica musica in cui la stessa nota può essere suonata in ogni serata, ma sempre in modo diverso".
Ornette Coleman.
Ornette Coleman.
Alfredo Golino e Marco Capirci Fabio Morgera con Marco Capirci